OSSIMO IERI
MUSEO ETNOGRAFICO DI VALCAMONICA
(A cura dell'Associazione Ossimo Ieri)

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La Stalla vista dall'ingresso

Nella stalla, sempre collocata a pianterreno a cui si accedeva dal portico, trovavano ricovero pochi capi di bestiame che rispondevano ai bisogni della famiglia. Oltre ai buoi, si rifugiavano pecore, galline, conigli, spesso anche il maiale, che nell'economia montana era di importanza vitale.
La stalla, ricostruita fedelmente conserva tanti attrezzi che servivano per accudire agli animali. Solitamente vi si riservava uno spazio proporzionato alla famiglia, che durante le stagioni fredde si ritirava qui per buona parte della giornata; in particolare si animava di sera quando amici e parenti si ritrovavano per la veglia.
Le nonne filavano e raccontavano ai più piccoli storie di folletti, fate, streghe e diavoli. I nonni manipolando qualche legno bianco, realizzavano uno strumento di sicura utilità, e alla fine, la nonna, con il rosario in mano, recitava le preghiere della sera cui tutti rispondevano. Questo spazio, rialzato a ballatoio o palchetto di legno circondato da panche, era dunque uno spazio vissuto da tutti.

Particolare della Stalla   Canégoi, collari per animali


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